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Donne e Whisky

Il lato femminile del whisky


Un connubio insolito?

Un cameriere si avvicina a una coppia portando un vassoio con due drink: raggiunto il tavolo, senza chiedere, porge il cocktail fruttato a lei e la pinta di birra a lui. Quando si allontana, i due ragazzi si guardano perplessi e si scambiano i bicchieri.

È la scena di uno spot lanciato da Heineken qualche anno fa, allo scopo di dimostrare che l’alcol non ha un gender di appartenenza.

Per alcuni tipi di alcolici questo pregiudizio sopravvive ancora: donne e whisky, per esempio, suona ancora come un connubio improbabile. Pensare a una donna giovane che ne sorseggia un bicchiere può sembrare strano: si tende ad associare questo alcolico agli uomini di mezz’età e a pensare che sempre sia stato così e sempre sarà.

La realtà dei fatti è ben diversa.


Whisky e donne: un connubio vincente

La storia delle donne nell’imprenditoria del whisky risale a più di duecento anni fa: nel 1811 Helen Cumming fondò la Cardhu e divenne così la prima donna al mondo a dirigere una distilleria. Alla sua morte, l’azienda passò alla nuora Elizabeth.

Oggi, l’imprenditrice più conosciuta nel campo del whisky è senza dubbio la scozzese Rachel Barrie che lavora nel settore dal 1992. La sua passione per questo alcolico è così forte che, subito dopo essersi laureata in Chimica, ha iniziato a lavorare come ricercatrice per lo Scotch Whisky Research Institute.

Nel 1995 è diventata Quality and Research Manager per Glenmorangie e la sua carriera è avanzata sempre di più: dal 2003 è una Master Creator e Whisky Blender e collabora per aziende importantissime del settore del whisky e degli alcolici, come Bowmore e Brown-Forman.

Che cosa significa essere una Whisky Blender? Significa che Rachel Barrie è così esperta di whisky che è lei stessa a crearlo, selezionando le botti che compongono la miscela. Come ha raccontato a Forbes nel 2020, era solo una ricercatrice quando ha deciso che questa sarebbe stata la sua professione.

Ho tirato fuori alcune delle prime bottiglie che giacevano negli archivi e le ho assaggiate, e poi ho assaggiato anche quello che avevamo sugli scaffali in quel momento. Erano tutte fantastiche, ma c’era qualcosa in quello stile anni ’90 che volevo reinventare nella nuova gamma, una profondità di carattere che avevo in mente che avrebbe portato un sapore più rotondo di quello. Così mi sono messa ad affinare le cose e a preparare una nuova ricetta”.


Whisky e donne: in Italia

Scozia e Irlanda sono le maggiori produttrici di whisky al mondo, ma il mercato dei consumatori negli ultimi anni si sta allargando e stanno nascendo sempre più appassionati.

Pur rimanendo per noi un settore di nicchia (secondo l’ANSA, in Italia si consumano 0,16 litri di whisky pro capite all’anno), anche gli italiani si stanno avvicinando a questo prodotto storico e raffinato. Inoltre, si stanno manifestando delle importanti novità nel pubblico dei consumatori: l’età media sta scendendo e si stanno aggiungendo tantissime donne.

Andrea Giannone, fondatore della Milano Whisky Week, sostiene che un bevitore su quattro è donna: si tratta, quindi, di un pubblico ancora prevalentemente maschile ma che è destinato a cambiare.

Ma che tipo di donna è quella che preferisce il whisky? Questa la sua risposta: “O ha avuto un papà che le faceva le punture di Macallan, improbabile, altrimenti è una donna di grande cultura. Perché arrivare a bere whisky è un processo lungo, anche per i maschi. Quando ci arrivi non torni più indietro”.



Whisky e donne: i brand più femminili

Tra i numerosissimi tipi di whisky che esistono al mondo, alcuni brand spiccano per la il proprio fascino e la propria femminilità.


Grace O’Malley

Il nome di questo brand deriva da una leggendaria nobile irlandese del XVI secolo, che decise di ribellarsi e scappò per diventare una piratessa.

Questo distillato è caratteristico e unico, proprio come doveva essere Grace stessa: combina diversi lotti di whisky di varie età in una botte caraibica con note speziate, ottenendo un risultato morbido e fruttato.


Hedonism – The Muse

Compass Box ha rilasciato questa edizione limitata dopo aver scoperto una misteriosa e squisita botte di whisky di grano pre-miscelato.

Il gusto è meravigliosamente rotondo, al sentore di marzapane, miele e vaniglia, ma questo whisky è noto anche per il suo curatissimo packaging. L’etichetta, infatti, è una celebrazione alle donne, dal momento che l’azienda è a maggioranza femminile.


Jane Walker

Si tratta della versione femminile di brand Johnie Walker Black Label. Diageo ha immesso questa tipologia sul mercato nel marzo del 2018, in concomitanza della Festa della donna.

Lo scopo dell’azienda è stato valorizzare la parte femminile che lavora nel settore del whisky e degli alcolici: ha affermato, infatti, che quasi la metà degli esperti miscelatori del marchio è formato da donne.


Sweetens Cove

Nel 2021 nel Tennessee è stata lanciata la nuova versione di Sweetens Cove, una miscela di bourbon di 4,5 e 15 anni.

Il marchio è ancora emergente, ma il pubblico l’ha accolto calorosamente e il merito è stato della Whisky Blander Marianne Eaves, prima donna distillatrice di Bourbon del Kentucky dai tempi del proibizionismo.


Mackmyra Brukwhisky – The Swedish Whisky

Mackmyra è stata la prima distilleria di whisky a nascere in Svezia e anche qui troviamo una Whisky Blender donna, Angela D’Orazio.

Il brand è noto per la sua freschezza e per l’aroma delicato e croccante, ma non tutto è come sembra. Nonostante l’aspetto fragile, proprio come una donna nasconde una personalità forte e prorompente: il gusto è di vaniglia cremosa e frutti rossi caldi.




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