Peter Brunel | Ristorante Gourmet
- Martina Consonni
- 5 lug 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Tra Cucina, Arte ed Innovazione
L’esperienza stellata svolta presso ristorante Gourmet Peter Brunel ad arco in Trentino può essere assimilata sia ad un percorso sensoriale che ad un percorso formativo. Sorprendente, infatti, come già all’ingresso si sia accolti, non solo dall’ospitale maître di sala Christian Rainer, ma anche da un profumo d’arte che spazia dalla cucina al design. Ed è proprio dall’architettura e dal design che lo Chef Peter trae nuove idee d’ispirazione per creare capolavori culinari.
Il ristorante, dall’arredamento famigliare ed elegante, è cosparso di richiami all’arte e alla letteratura Dannunziana; ed è proprio in questo ambiente intimo che si trovano soprammobili appartenenti alla storia personale dello Chef nonché opere di Paolo Colombini, artista molto legato affettivamente alla proprietà.
Diviene, quindi, semplice dedurre come entrando nel ristorante si entri nel mondo artistico e personale di Peter Brunel. Sensibilità, ricerca e il suo passato emergono in ogni dettaglio, influendo preponderantemente sulle creazioni gastronomiche.
L’esperienza e la formazione internazionale, soprattutto in Francia, presso ristoranti stellati si ritrova, per esempio, nel piatto NIGIRI FOIE GRAS, in cui la tradizione francese dell’uso del foie gras si combina in modo innovativo al nigiri di riso e vino dolce Anselmi per creare un piatto raffinato e creativo.
Il percorso personale di Peter si può ritrovare anche nel piatto RICORDO DI LOFOTEN, creazione dall’alta carica visiva ed estetica in cui lo chef ha replicato la tradizionale pratica dell’isola norvegese di appendere gli stoccafissi ad asciugare. I sapori sapidi e marini risaltano a tutto tondo, le alici marinate sono appese su un h2o di mare, uova d’arringa e peperone piquillo.
Infine, è stato piacevole fare un salto esperienziale, nonché “geografico” in Pennsylvania tramite la proposta dolce CORREVA L’ANNO 1904; tipico, infatti, della tradizione locale americana la banana split. Un gioco visivo e gustativo che associa cioccolato, vaniglia, fragola e caramello per creare un dolce che ricordi visivamente non solo il frutto della banana ma anche l’infanzia.
Ad ogni piatto, poi, viene accostato un vino che bilanci, esalti e non copra la sapiente combinazione degli ingredienti. Il ristorante offre diverse etichette di vini pregiati di annate storiche ed introvabili, come può essere lo champagne Salon blanc de blancs, piuttosto che un riserva 2013 di Barolo Monfortino.
Il percorso avvolge e sorprende completamente tutti i sensi; l’ospite, non solo viene trasportato in diverse epoche e luoghi geografici ma soprattutto accompagnato da tutto lo splendido team del ristorante Peter Brunel in quella che è la visione intima, creativa e innovativa dello chef.